(I° elementare. Sono il terzo
in basso, partendo da destra;
gli anni successivi frequentai
un'altra scuola)
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Il lancio dell’iniziativa governativa "La Buona Scuola"
mi fece tornare alla mente un'altra mia soluzione, che suggerii nel lontano 2011, volta a tutelare i ragazzi più esuberanti, ai quali va ricordato che:
“non sempre ciò che desiderano
corrisponde a ciò che è meglio per loro”
(ciò parafrasando un mio biglietto d'auguri che indirizzai ad una mia amica, due decenni fa, su cui scrissi: "ti auguro non ciò che più desideri, ma ciò che è meglio per te").
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Venendo alla mia proposta di diversi anni fa:
Considerato che riguardo all'abilitazione alla guida di mezzi a motori, specie in occasione del rilascio della prima patente, l'aspetto che trovo più importante è:
- il carattere e la maturità degli aspiranti conducenti.
Il 16 agosto 2011 (mia autentica alla posta del 21 dicembre 2009) suggerii, via raccomandata, a varie realtà, tra cui il Ministero della Pubblica Istruzione, che:
A) la Scuola, in primis, con i suoi insegnanti che spesso ben conoscono il carattere e il comportamento dei loro allievi, potesse essere l'organo deputato, attraverso decisioni collegiali, a rilasciare i necessari:
CERTIFICATI DI
ABILITAZIONE
CARATTERIALE
ALLA GUIDA
di cui suggerivo e suggerisco l'introduzione.
(questo sarebbe, forse ed anche, un utile strumento nelle mani dei professori per poter sperare in classi meno facinorose).
Tornando alla mia proposta:
- nel caso delle auto (a differenza che per i motocicli, per i quali sarebbe giusto a mio avviso solo poter spostare in avanti il termine per la guida) la facoltà di guida, nei casi più eclatanti in positivo (veri ragazzi modello, scrupolosi, già maturi), potrebbe, al limite, essere anticipata a 16 anni e mezzo.
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mentre per i soggetti più difficili (vero obiettivo dei miei suggerimenti), la possibilità di acquisire il patentino per il motorino o la patente B per l'auto, potrebbe essere spostata, almeno inizialmente, rispettivamente sino a 16 e 20 anni (più difficile, a questo punto, per costoro poter dimostrare di essere i più furbi, quando la realtà dei fatti comincia già a mostrare tutta un'altra storia, ossia, che la società ha le sue regole e che non rispettarle comporta delle conseguenze).
Per coloro che sarebbero soggetti ad un primo posticipo, la compatibilità caratteriale potrebbe poi continuare ad essere valutata ad opera di altri organi, appositamente preposti, sulla base di: rapporti dei servizi sociali; di polizia, etc.
Eventualmente ed in alternativa:
B)
il parere rilasciato dalle scuole (o da altri organi deputati), qualora non dovesse assumere carattere ostativo, potrebbe, quantomeno, influire sulla tariffa assicurativa applicabile ai soggetti cui fa riferimento.
C) I provvedimenti di cui sopra potrebbero essere oggetto di una fase di test in una o più scuole.
Nel caso, poi, le valutazioni negative degli insegnanti dovessero trovare riscontro nei comportamenti posti in essere successivamente da alcuni giudicati preventivamente irresponsabili, credo sarebbe opportuna l'applicazione di tali misure.
Anche perchèèèè (come direbbe Crozza nella simpaticissima imitazione del noto onorevole Razzi) come sosteneva Nietzsche:
"Lasciare accadere un male che si potrebbe impedire, equivale a commetterlo".
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n.b. una curiosità è che il 28 genn. 2016, il sito cittadellaspezia.com,
ha riportato i dati di una ricerca statistica
secondo cui la provincia della Spezia, in quanto a incidenti, nel 2014,
si è rivelata la più sicura d'Italia.
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segue il link a quella che credo
essere la mia prima autentica della
soluzione inerente i certificati di
abilitazione caratteriale alla guida,
risalente, come già segnalato, al 21
dicembre 2009.
Nell'immagine che
si aprirà, ai fini di una più facile
individuazione, ho racchiuso tale
soluzione tra parentesi quadre blu.
(a differenza che nell'icona ho, poi, celato
alcune altre misure che
riguardano
argomenti di non interesse o
trattati in altre sezioni)
segue il link al testo del progetto che
inoltrai, tra gli altri, all'attenzione del
Ministero per la Pubblica Istruzione
seguono i links alle prove
d'invio e di ricevimento della
documentazione sopra citata
Concludo osservando che un articolo
de La Nazione del 14 maggio 2011
evidenziava come dal 2003, e quindi
nell'arco di circa un decennio,
i soggetti che hanno perso più
punti sulla patente sono risultati
essere proprio i giovanissimi, segno
evidente e scontato che sono i soggetti
più portati all'indisciplina, che gli
adulti hanno il dovere di proteggere
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